Quando le iscrizioni parlano

L’insegnamento della lingua e della cultura classica deve mirare a formare studenti capaci di rapportarsi al mondo antico anche attraverso i documenti che esso ha prodotto. Spesso però, specialmente nel biennio in cui la storia della letteratura è ancora assente, la natura documentaria dei testi viene accantonata per privilegiare l’approccio grammaticale che insiste sull’analisi dei fenomeni morfo-sintattici e sui problemi della traduzione in un italiano corretto. Il rischio è che in tale modo gli allievi dimentichino che il fine ultimo del loro studio è la comprensione del passato, e che esso necessariamente deve passare attraverso la traduzione di testi e documenti, non di “versioni”.

Allego per questo una proposta di attività che, a partire da un'iscrizione, avvicini gli studenti di un primo anno di studi (o di terza media, se il lavoro di traduzione viene interamente effettuato dal docente) allo studio di un testo e alla sua contestualizzazione.

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