Carissimi,
ho capito che questo forum può essere utilizzato anche per esplicitare dubbi sulla didattica del latino che non sembrano per forza collegati con gli esercizi che stiamo preparando o (parlo per me) prepareremo appena possibile. Allora pongo a voi e al prof. Balbo tre domande che sono sorte in me guardando alcuni esercizi online di latino:
1) la distinzione fra peto (chiedere per ottenere) e quaero (chiedere per sapere) è davvero così netta? E dire che il primo si costruisce con ab +ablativo e il secondo con e+ablativo non è un'eccessiva rigidità? In un esercizio online mi si diceva che era giusto Legati obsidum numerum e militibus quaesiverunt e non Legati obsidum numerum a militibus petiverunt.
2) Il secondo dubbio riguarda la traduzione della narrativa: nel caso in cui abbia valore temporale voi accettate la traduzione con il "quando"? Nel mio dipartimento si tende ad accettare solo "mentre" per la contemporaneità e "dopoché" per l'anteriorità. A me sembra che in alcuni casi anche con il "quando" in italiano si riesca a rendere bene l'idea della contemporaneità, ma chiedo a voi.
3) Resa dell'anteriorità in italiano quando si trova postquam: un mio allievo (bravo) avendo ben compreso l'importanza dell'esplicitazione dell'anteriorità in latino ha deciso di tradurre un postquam+piuccheperfetto con un trapassato remoto (perché nella reggente in italiano c'era un passato remoto). Io chiaramente l'ho penalizzato come se avesse sbagliato completamente il tempo verbale anche se avevo compreso il suo ragionamento. Poi mi sono chiesta se fosse giusto: di fatto quel piuccheperfetto non indica solo anteriorità?
Mi piacerebbe cogliere l'occasione di questo forum per scambiarci anche quelle domande che difficilmente abbiamo tempo e occasione di porre ai nostri colleghi. Una tale discussione aiuterebbe anche a creare degli esercizi sempre più precisi e corretti.
Grazie a tutti!
Claudia Lucca