Buongiorno,
ho inserito una proposta di griglia di valutazione di un prodotto multimediale, da me realizzata a fronte dell'imbarazzo con cui sovente si valutano in modo sommario lavori realizzati "a gruppi" e presentati con Power Point o Prezi, e nella speranza che inducesse gli studenti a rispettare al meglio le voci introdotte.
Mi piacerebbe che potesse essere ora uno spunto di riflessione e di proposte.
Gent.ma prof.ssa Guglielmo,
la ringrazio per il contributo sulla valutazione di un prodotto multimediale. Penso siano necessarie riflessioni su questo argomento. I lavori di gruppo in genere coinvolgono molto i ragazzi ma al momento della valutazione si corre spesso il rischio di appiattire i diversi contributi in un unico simile voto. Ho trovato molto utile la proposta di una griglia di osservazione (fatta non solo da parte del docente ma anche dello studente) così come la griglia sulla valutazione del prodotto.
Sulla valutazione del processo ho qualche domanda:
- cittadinanza digitale: dovrei in primis io approfondire i temi relativi alla licenza Creative Commons e alla netiquette da seguire in riferimento all'uso dei materiali presenti in internet (anzi, se si usasse questo corso per dare alcune informazioni ve ne sarei grata);
- valutazione della cooperazione, della chiarezza del processo e dell'autonomia: mi sembra molto difficile riuscire a dare un voto perché spesso i lavori di gruppo vengono svolti non solo in classe ma anche a casa - i ragazzi colgono ogni occasione per incontrarsi!- e quindi è difficile per il docente riuscire a cogliere lo specifico apporto di ogni allievo.
Anche in riferimento al contenuto penso che ci siano due strade:
1) se il prodotto multimediale è frutto interamente del lavoro di gruppo allora si può assegnare un voto al lavoro e differenziare tra loro leggermente gli allievi solo sulla base dell'esposizione orale / verifica
2) se il prodotto multimediale prevede una pianificazione di gruppo ma presenta all'interno contributi di singoli allievi allora si possono differenziare maggiormente i voti.
Mi farebbe piacere leggere ulteriori sue riflessioni in merito.
La ringrazio.
Claudia Lucca
La ringrazio per le sue osservazioni. Poiché meritano una riflessione non superficiale, per ora ho iniziato a inserire nella "Didattica Multimediale" qualche riferimento su OER e Creative Commons, seguite dall'indicazioni di due ambienti che potrebbe essere utile conoscere.
A presto
Eccomi, di nuovo.
Inizio dall'osservazione cui è più facile rispondere: il contenuto. Io auspico che un lavoro sia pianificato dal gruppo, anche nei dettagli, perché tutti scelgano norme chiare, anche di tipo formale, da rispettare, ma che poi ciascuno sia responsabile di una propria sezione. Prevedo almeno un momento - meglio due- di incontro in cui i membri del gruppo presentano agli altri come stanno lavorando in modo che, se necessario, si modifichi il progetto iniziale. Per questo, a partire da una base comune che concerne le scelte di fondo, si prevede che il voto riguardi, poi, il contributo del singolo; ben venga che si trovi uno spazio per la valutazione dell'esposizione orale.
Per quanto riguarda la prima osservazione, è vero, non è facile: per questo sono ricorsa al diario di bordo; nel caso di un file condiviso, penso a wiki o a drive, è possibile vedere chi scrive che cosa, e questo può essere un aiuto per il docente.
Invito lei e i suoi colleghi a modificare quella griglia, o a proporne un'altra, perché mi sembra un lavoro interessante in quanto aiuta a riflettere sugli obiettivi che si pone il docente quando assegna un lavoro "di gruppo" che preveda la creazione di un prodotto multimediale.
Gent.ma prof.ssa,
la ringrazio moltissimo per i materiali messi a nostra disposizone e per le ulteriori riflessioni. Trovo molto interessante la proposta del "diario di bordo"; forse l'uso di google drive sarebbe un po' complesso con i nostri allievi soprattutto del biennio. Sto verificando sia con la "Scuola dei compiti" che con "Edmodo" (che uso per le classi in cui insegno Italiano) che forse siamo molto più "digitali" noi di loro! L'uso di una piattaforma non rende il lavoro più attraente; lo svolgono solo perché devono ricevere una valutazione. Comunque sotto la forma di Drive o di altro l'uso del "Diario di bordo" penso sia nolto importante. Per quanto mi riguarda, non ho altre griglie da proporre e per ora faccio tesoro della sua! Grazie!
Claudia Lucca
Ha perfettamente ragione.
Prensky (di cui peraltro a mio avviso alcune posizioni sono discutibili) descrive il nativo digitale come un individuo abituato al multitasking, che predilige le informazioni ricevute da immagini e trova difficoltà a seguire ragionamenti lineari (Prensky, Digital natives, digital immigrants, 2001, http://www.marcprensky.com/writing/Prensky%20-%20Digital%20Natives,%20Digital%20Immigrants%20-%20Part1.pdf), possiamo aggiungere che il suo uso delle tecnologie digitali è molto superficiale.
Drive però è intuitivo, possono farcela!
Cari, mi sembra che la griglia sia un prodotto interessante e necessario. Non capisco alcune cosette (il passaggio da 5,5 a 6, per esempio, mi sembra inutile), ma si tratta comunque di uno strumento da approfondire. Su Prensky: non dimentichiamo che è un progettista di videogiochi e, quindi, soffre di un lieve conflitto di interessi. Sulla didattica multimediale bisogna avere molte cautele e qualcosa di questo dirò nel libro che sto concludendo per Pàtron sulla didattica multimediale del latino. In attesa, consiglio il volumetto di A. Scotto di Luzio, Senza educazione (https://www.mulino.it/isbn/9788815260284): va meditato